sabato 20 novembre 2010

GEORGE BEST....

George Best è stato uno dei più grandi calciatori di sempre. Purtroppo sarebbe potuto diventare ancora più grande se non avesse scelto l'eccesso come sua filosofia di vita. 

George Best nasce in un povero quartiere di Belfast (Irlanda del Nord) il 22 maggio 1946 e si dedica al calcio fin da bambino. 
La sua corporatura è esile e purtroppo lo penalizza: ancora non è facile scorgere in lui il talento naturale che poi si rivelerà. 
Quindicenne, George Best segna due gol in una partita che vede come avversari ragazzi tre anni più grandi di lui: qui viene notato dagli osservatori del Manchester United. 

Best entra così a far parte dell'importante squadra inglese, sotto la guida di Matt Busby, allenatore, manager nonchè proprietario della società calcistica. Il suo primo impatto con l'Old Trafford di Manchester non è dei migliori: George, arrivato da Belfast in traghetto insieme ad un suo connazionale coetaneo e suo futuro compango di squadra, resiste un solo giorno. Molto provato a causa della giovanissima età, ha nostalgia di casa, così prende il primo traghetto per Belfast. Best viene raggiunto a Belfast dallo stesso Busby, il quale, con grande comprensione, ma anche con grande abilità, convince il giovane Best a ritornare a Manchester per provare di nuovo. Il Manchester, che vede tra i suoi ragazzi anche illustri nomi come quelli di Bobby Charlton e Denis Law, di lì a poco trionferà in tutta Europa. 

George debutta nel campionato inglese all'età di diciassette anni contro il West Bromwich. Nel 1966 partecipa alla storica vittoria nei quarti di finale di Coppa Campioni, contro il Benfica di Eusebio: dei cinque gol del Manchester United, due sono siglati da Best. Nel 1965 e nel 1967 vince il campionato inglese. Il 29 maggio 1968 di nuovo contro il Benfica, gioca la finale di Coppa Campioni nel sontuoso stadio di Wembley: Best segna e meraviglia tutti, contribuendo al risultato finale di 4-1. 

Best non solo si convince sempre più del suo talento ma anche della sua fama. Al ritorno da una partita, all'aeroporto si presenta alle fans indossando un sombrero, mandandole in visibilio. Da questo episodio pare nascere una star, un'icona, la cui immagine va al di là dei campi da gioco. La fama è quella di un'"icona pop"; verrà soprannominato il "quinto Beatle", lungo il corso di tutti gli anni '60, anni nei quali i giovani amavano soprattutto esibirsi con particolarissimi tipi di acconciature e muoversi all'interno del sistema con atteggiamenti anticonformisti. 

In campo è uno straordinario prim'attore, un assoluto domatore della folla, pare in grado di vincere le partite da solo. Non si tira indietro nei takle: quando si tratta di contrastare un avversario, gli sradica la palla dai piedi e poi riparte imperioso. Con i suoi dribbling irride gli avversari, il suo tiro è secco e micidiale; alto 172 centimetri, il suo fisico è piuttosto gracile tuttavia incredibilmente potente, e possente nei suoi stacchi di testa. In quegli anni probabilmente solo Pelè gli è superiore, anche se quest'ultimo nel 1966 dichiarerà "George Best è il più grande giocatore del Mondo". 

Raggiunge l'apice del successo e della notorietà vincendo il Pallone d'Oro alla fine del 1968, suo anno d'oro, nonchè anno simbolico per tutto il mondo, caratterizzato dalle note rivolte studentesche e da una scena musicale ribollente. Poi, comincia la sua parabola discendente. 

Inizia un periodo di dedizione alle sue passioni "alternative": l'alcool, le donne (tra le sue numerose compagne vi sono due Miss Universo), il denaro e gli eccessi in genere. 

Dopo 13 anni di militanza, dopo l'ennesimo allenamento saltato, dopo l'ennesima furibonda lite con l'allenatore di turno, George Best lascia il Manchester United nel gennaio del 1974. L'ultima volta che George Best vede l'Old Trafford è costretto suo malgrado ad osservarlo dalla panchina. A fine partita imbocca gli spogliatoi, sconsolato, smarrito, piangente, ombra di se stesso e dei suoi eccessi. Varcata quella soglia George Best non sarebbe più tornato indietro, nè avrebbe più rimesso piede nel suo amato Old Trafford come giocatore. 

All'età di 28 anni lascia l'inghilterra, approdando al "soccer" nordamericano, con l'intenzione di esplorare i nuovi orizzonti calcistici dei multimilionari USA. Di lui si ricorda la storica impresa in cui ha segnato sei gol in un solo match, contro il Northampton (FA Cup). 

Dopo Miss Mondo, colossali bevute di birra, migliaia di sterline sparse in un letto, ricoveri, periodi di smarrimento, addirittura la prigione (nel 1984, per offesa a pubblico ufficiale e stato di ubriachezza mentre era alla guida) ed una successiva rinascita, questa volta come commentatore d'eccezione per un popolare canale sportivo in Inghilterra, nel 2002 all'età di 56 anni, Best subisce un trapianto di fegato poiché l'alcol aveva ridotto le funzioni del suo organo al 20%. 

Nel mese di ottobre 2005 viene ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono stabili ma costantemente critiche. All'inizio di novembre l'ex calciatore chiede al suo agente e amico di ritrarre in alcuni scatti fotografici la sua pessima condizione: Best con questa richiesta vuole dare un messaggio chiaro e forte ai giovani, come monito sui pericoli dell'alcol. 
Morirà pochi giorni dopo, il 25 novembre 2005. 

Un autorevole giornalista sportivo inglese scrisse: "Ci sono due modi per ricordare George Best: il primo vi causerà rabbia, rimorso, dolore per non aver visto questo immenso giocatore esprimere tutto il suo formidabile ed inarrivabile talento; la seconda vi porterà gioia, un'incredibile stato di estasi e la privilegiata opportunità di aver potuto ammirare uno dei più grandi artisti sportivi mai apparsi sul pianeta".

















giovedì 18 novembre 2010

statuto-ragazzo ultra

dietro la curva

Civico 88 - Siamo qui per voi

Scusate per l'interruzione degli aggiornamenti del blog ma ci è pervenuta una notizia non molto gradevole e quindi abbiamo deciso di stare in "SILENZIO" per un pò....
Ma ora riprenderemo quotidianamente a dare voce al nostro mondo,così discusso e nel frattempo così amato da tutti coloro che hanno la mia stessa FEDE............

giovedì 11 novembre 2010

A TRE ANNI DALLA MORTE....GABRIELE PER SEMPRE CON NOI!!!!





                                GIUSTIZIA PER GABRIELE!!!!!

venerdì 5 novembre 2010

WEEK-END

BUON FINE SETTIMANA CASUALI!!!!!



RIVERSIAMOCI NEI PUB,NELLE NOSTRE CURVE E SOSTENIAMO SEMPRE E COMUNQUE LE NOSTRE SQUADRE!!!!!!!!!!!!!

THE GUNNERS

L'Arsenal possiede una larga e fedele schiera di tifosi, che segue la squadra sia in casa che in trasferta. Nel corso della stagione 2007–2008, infatti, ha registrato la seconda media più alta per numero di spettatori presenti allo stadio in una partita di calcio inglese (ovvero 60.070, pari al 99,5% della capacità disponibile dello stadio) nonché la quarta media più alta di tutti i tempi.  I tifosi spesso amano chiamarsi Gooners, soprannome che deriva dalla denominazione del club, The Gunners ("Cannoni"). I tifosi sono equamente distribuiti in zone ricche come Canonbury e Barnsbury, in zone eterogenee come Islington, Holloway e Highbury, e in vaste aree proletarie come Finsbury Park o Stoke Newington. Ciò significa che i tifosi dell'Arsenal provengono da diverse classi sociali. Inoltre, secondo un servizio risalente al 2002, il club ha la più alta percentuale di tifosi non-bianchi rispetto ad ogni altro club di calcio inglese.
Tra i fan club si ricordano il Club Ufficiale dei Tifosi dell'Arsenal, il quale è affiliato alla società inglese, e l'Associazione Indipendente Tifosi Arsenal, che invece mantiene una linea indipendente. Più recentemente è stato fondato l'Arsenal Supporters' Trust che promuove manifestazioni tra i fan. I tifosi del club pubblicano anche fanzines, ossia riviste amatoriali come The Gooner, Highbury High, Gunflash e Up The Arse!. Oltre agli usuali cori da stadio, i tifosi dell'Arsenal cantano "One-Nil to the Arsenal" (sul ritmo di "Go West") e "Boring, Boring Arsenal", un tempo comune melodia di scherno scambiata tra opposte tifoserie, ma che ora è intonato ironicamente dai supporters dell'Arsenal quando la squadra gioca bene.
Oltre all'elevato numero di tifosi in patria, il team inglese ha sempre contato su un nutrito gruppo di ammiratori in tutto il mondo, specialmente negli ultimi anni, quando la base del tifo è cresciuta considerevolmente con l'avvento della televisione satellitare.
La più lunga e profonda rivalità è quella con i concittadini del Tottenham Hotspur. Le partite tra le due squadre sono chiamate North London Derbies. Molto sentite sono anche le partite con il Chelsea e il West Ham United, anch'essi concittadini dei Gunners, ma la rivalità tra le squadre non è paragonabile a quella con il Tottenham. La contrapposizione con il Manchester United è nata alla fine degli anni 1980 e si è intensificata alla fine del decennio seguente, quando entrambi i club lottavano per la conquista del titolo.  




ARSENAL FOOTBALL CLUB

L'Arsenal Football Club, meglio noto come Arsenal, è una società inglese di calcio con sede a Londra ,nel distretto di Holloway, situato nel London Borough of Islington.
Tra i più antichi club di calcio inglesi, è stato fondato nel 1886 e attualmente gioca nella Premier League.
È il club che, attualmente, milita da più tempo nella massima serie del campionato inglese (ininterrottamente dalla stagione 1919-1920).
L'Arsenal è la squadra più titolata della capitale del Regno Unito e la terza per trofei vinti in ambito nazionale alle spalle di Liverpool e Manchester United.
In campo europeo, dove non ha ottenuto risultati dello stesso prestigio, ha comunque  raggiunto le finali di tutte le principali coppe europee della UEFA.

I colori sociali, rosso vivo per la maglietta e bianco per i pantaloncini, hanno subito variazioni più o meno evidenti nel corso degli anni. Anche la sede del club è stata cambiata più volte. Se inizialmente la squadra giocava a Woolwich, nel 1913 si spostò all'Arsenal Stadium, ad Highbury. Nel 2006 ha fatto ritorno vicino al luogo di origine trasferendosi all'Emirates Stadium, ad Holloway.
 Lo stemma è stato modificato ripetutamente, ma al suo interno è sempre comparso almeno un cannone. Proprio per questo i giocatori e i tifosi dell'Arsenal sono soprannominati Gunners, in italiano "Cannonieri".
L'Arsenal è anche uno dei club più ricchi del calcio inglese,  e grazie alla sua influenza occupa un posto di rilievo nella cultura britannica.
L'Arsenal, fondato come Dial Square da un gruppo di operai dell'omonima officina del Royal Arsenal, fu presto rinominato Royal Arsenal e poi Woolwich Arsenal nel 1891 con il passaggio al professionismo.  Il club si unì alla Football League nel 1893 debuttando in Second Division, dove rimase per undici anni prima di guadagnare la promozione in First Division. L'isolamento geografico del club non favoriva un'affluenza di pubblico nutrita come quella degli altri club e questo portò a problemi finanziari e quasi al fallimento nel 1910, quando venne acquistato da Henry Norris. Nel 1913, poco dopo la retrocessione in Second Division, Norris spostò la sede del club presso l'Arsenal Stadium di Highbury, North London; negli anni successivi il nome "Woolwich" scomparve.  Nel 1919, pur arrivando solo quinto, l'Arsenal venne promosso in First Division a spese dei rivali del Tottenham Hotspur a causa di un errore del regolamento.